Escursione 14/15
Rifugio Porro 1960 m
Lago Pirola 2.280 m
PARTENZA ORE 7.00 Parcheggio Via C.Porta
Zona: Valmalenco La profondità delle acque lascia molti dubbi sulla effettiva origine geologica. Nonostante l’ampio anfiteatro morenico dimostri una chiara modellazione da escavazione glaciale del bacino, la netta frattura sommersa fa supporre l’esistenza di una possibile spaccatura della superficie terrestre. Questa tesi è avvalorata dalla forma allungata e dalla notevole profondità dell’invaso. Le tonalità rosso brune delle rocce serpentinose sulle sponde, contrastano in modo spettacolare con il colore intensamente verde-bluastro delle acque. |
Mezzi: Auto proprie
Caratteristiche dell’Escursione
Da Chiareggio m1612 in Valmalenco |
TIPO |
DIFF |
T. tot. |
DISL. |
H. MAX |
A- Rifugio Porro |
AR |
E |
3h |
350 |
1.960 |
A Lago Pirola _Rif. Porro |
Anello |
E |
5h |
700 |
2.280 |
AR = Andata e Ritorno E = Escursionistico
ITINERARIO da Erba per Chiareggio in Valmalenco
1 |
SP639 |
Uscire da Erba ed immettersi sulla SS639 direzione Lecco |
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2 |
SS36 |
prendere la SS36 in direzione Sondrio |
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3 |
SS38 |
Continuare con la nuova superstrada in direzione Sondrio- |
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4 |
SS38 |
Attraversamento di Morbegno |
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5 |
SP15 |
Entrare a Sondrio e alla rotonda di (Viale Milano) prendere la 3^ uscita per Chiesa in Valmalenco SP15 |
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6 |
SP15 |
Salendo da Sondrio con la SP 15 della valle Malenco, passiamo da Chiesa e arriviamo fino a San Giuseppe e poi a Chiareggio 1612 m dove parcheggiamo le macchine (accanto alla chiesa) |
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7 |
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Da Chiareggio a piedi per il rifugio Porro con alternativa passando dal lago Pirola |
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. Dal parcheggio prendiamo un sentiero che scende verso il Torrente Mallero. Lo attraversiamo con un ponte accanto al quale i segnavia indicano a destra con il sentiero 323: A. Ventina - Rifugi Gerli e Ventina a ore 0.50, Ghiacciaio del Ventina a ore 2.30;
Proseguiamo verso destra con una stradina sterrata nel bosco.
La pendenza inizialmente è assai scarsa.
Troviamo parecchi cespugli di lamponi. Un rivolo attraversa la stradina passandole sotto.
Poi gli alberi diventano più radi. Cominciamo a trovare delle canaline di ferro collocate di traverso per lo scolo dell'acqua (m. 1620).
Entriamo in un lariceto. Un cartello indica il pericolo di piene improvvise. Attraversiamo il letto di un torrente in secca in una zona priva di alberi (m. 1635).
Superiamo una stanga dipinta di giallo e nero, che troviamo alzata. Un cartello avverte che il transito è consentito solo ai mezzi autorizzati (m. 1640). Proseguiamo in salita. Un ruscelletto attraversa la sterrata passandole sotto (m. 1670). Ora alla sinistra ci accompagna un basso muretto di pietre coperte dal muschio. Poco dopo un ruscello la passa sotto incanalato dentro un tubo.. Tra gli alberi alla destra cominciamo a vedere il Ghiacciaio del Ventina (m. 1770
Superiamo il letto di pietre di un ruscelletto che troviamo in secca.
Vediamo poi una freccia su un masso e la scritta "Pirola" che indicano un vecchio sentiero in disuso per salire al lago (m. 1865).
Ancora una piccola pausa in una zona con pochi alberi e attraversiamo la terza pietraia (m. 1880). Alla destra, non essendoci alberi, vediamo il cavo della teleferica. Davanti vediamo il ghiacciaio.
Poco più avanti, a frapporsi tra le successive due pietraie ci sono solo due alberi (m. 1910). Una freccia bianca su di un masso e la sigla "LP" indicano verso sinistra il sentiero che sale al Lago Pirola (m. 1925).
Itinerario e informazioni naturalistiche per il lago Pirola
Evidente mulattiera fino al bivio per il lago, quindi segnavia rosso.
Dopo il secondo tornante (45 min+250m) si abbandona la strada per imboccare il sentiero che in breve immette sul percorso proveniente dall’Alpe Ventina (55 min+300 m).
Svoltato a sinistra, si aggira il costone boscoso che porta all’Alpe Pirola da cui già si intravede il bastione che contiene il lago (1h30 min +500 m).
Puntando verso un vecchio edificio abbandonato, si risale il pendio raggiungendo la diga (2h+650m) e il lago.
Già durante la salita lo spettacolo sui ghiacciai della valle stupisce per la maestosità.
Una volta al lago, seguire il sentiero a sinistra che permette di aggirare il bacino, portandosi sopra la sponda opposta
Dal valico si può scendere direttamente alla piana dell’Alpe Ventina, che ospita il rifugio Gerli-Porro.
Il percorso richiede attenzione nel tratto sulla colma, dove il sentiero scavalca un gruppo di massi per poi scendere in un bosco di pini mughi (particolari per il contrasto delle forme contorte dei tronchi)
Lungo la discesa attraverseremo un piccolo altopiano a quota 2130 m punteggiato da grossi larici dall’aspetto malandato e molti tronchi, ormai anneriti dagli anni, a terra.
Questa è una zona molto particolare perché molti degli alberi che ci circondano sono ultra centenari e alcuni hanno superato il millennio. Recentemente infatti è stato identificato un esemplare di larice millenario.
Giovanni 340-2954915 Pietro 329-9805078