LA STORIA DEL C.A.I.
Il C.A.I., Club Alpino Italiano, fu fondato il 23 ottobre 1863 a Torino. Furono Quintino Sella, Giovanni Baracco, Paolo e Giacinto di Saint Robert ad avere quest’idea durante la salita al Monviso del 12 Agosto 1863 e a trasformarla, poco tempo dopo, in realtà. Nato come un’ associazione libera, lo scopo del CAI è sempre stato quello di promuovere l’alpinismo in ogni sua forma, quali l’escursionismo, la speleologia, l’arrampicata, di favorire la conoscenza delle montagne e di proteggerne il caratteristico ambiente naturale.
Il CAI è composto da una sede centrale e da molte sezioni presenti sul territorio nazionale, che contribuiscono in molti modi a trasmettere la cultura della montagna e il rispetto per l’ambiente alpino.
I compiti delle diverse sezioni e della sede centrale sono molteplici. In particolare le diverse sezioni sono l’elemento indispensabile per il mantenimento delle attrezzature alpinistiche (vie ferrate, falesie d’arrampicata etc.), per la pulizia dei sentieri e anche per diffondere la passione per l’alpinismo. Quintino Sella Un altro compito molto importante riguarda anche l’apertura, la manutenzione e la gestione dei rifugi e dei bivacchi. La sede centrale invece organizza corsi d’addestramento per le varie attività, che permettono a coloro che li seguono di acquisire diverse conoscenze riguardo la montagna. Compito della sede centrale è anche quello di formare 22 diverse figure di titolati: questi hanno un’adeguata preparazione per affrontare le diverse situazioni che si possono presentare durante un’escursione oppure un’ascensione in parete. Inoltre vengono organizzati incontri per la vigilanza e la prevenzione degli infortuni e promosse attività culturali e didattiche. La grande passione per la montagna e lo spirito volontaristico di tutti i soci hanno permesso, fin dalla nascita di questo club, la realizzazione di molte opere a favore degli amanti del paesaggio alpino.