Addio padre e madre addio,
che per la guerra mi tocca di partir,
ma che fu triste il mio destino,
che per l’Italia mi tocca morir.
Quando fui stato in terra austriaca
subito l’ordine a me arrivò,
si dà l’assalto la baionetta in canna,
addirittura un macello diventò.
E fui ferito da una palla al petto,
e i miei compagni li vedo a fuggir
ed io per terra rimasi costretto
mentre quel chiodo lo vedo a venir.
“Fermati o chiodo, che sto per morire,
pensa a una moglie che piange per me”,
ma quell’infame col cuore crudele
col suo pugnale morire mi fa.
Sian maledetti quei giovani studenti
che hano studiato e la guerra voluto,
hanno gettato l’Italia nel lutto
per cento anni dolor sentirà.